Il tema del Congresso 2018 degli Svizzeri all’estero a Visp
Il tema dell’Europa ha lasciato una traccia nel Congresso degli Svizzeri all’estero del 2018. Un’occasione per fare un bilancio dei rapporti bilaterali.
Gysin: “Nessuna delle due soluzioni è praticabile, poiché la Svizzera è un paese dell’Europa come ogni altro paese europeo”.
Roberto Balzaretti, segretario di Stato e direttore degli affari europei presso il DFAE, definisce a Visp le grandi linee della posizione ufficiale della Svizzera: “Allo scopo di garantire la prosperità della Svizzera, i rapporti con l’Europa chiedono di essere rafforzati a lungo termine, pur preservando simultaneamente la sovranità della Svizzera”. Quanto all’ambiente attualmente teso tra Berna e Bruxelles, egli aggiunge che un accordo dovrà essere trovato in modo da implicare concessioni dalle due parti. Sarebbe rischioso mantenersi sulle posizioni e fare marcia indietro. Tanto la Svizzera quanto l’UE dovranno dar prova di apertura di spirito e trovare soluzioni.
“Più che mai la Svizzera e l’Europa sono legate l’una all’altra e quindi è ormai ora di concludere un accordo comune, dal momento che un ambiente stabile è nell’interesse di tutti”. Così si esprime Michael Matthiessen, ambasciatore dell’Unione europea presso la Svizzera e il Principato del Liechtenstein. Matthiessen: “L’UE è il principale partner commerciale della Svizzera. Quando l’Europa va bene la Svizzera ne approfitta».
L’accanimento con il quale il dibattito sui rapporti con l’Europa è condotto in Svizzera si riflette nelle prese di posizione tra i partecipanti al Congresso di Visp. Le posizioni difese in particolare da Lukas Reimann, consigliere nazionale UDC e presidente dell’Azione per una Svizzera indipendente e neutra (ASIN) e Claude Nicati, membro del Nuovo movimento europeo svizzero (NOMES) sono rimaste inconciliabili.
Ariane Rustichelli e Sarah Mastantuoni, direttrici dell’OSE, concludono: “Il tema dei rapporti tra la Svizzera e l’Europa supera di gran lunga un problema puramente europeo. Esso riveste una dimensione globale non soltanto per le conseguenze che ne derivano per la Svizzera, ma anche per i suoi aspetti di politica nazionale ed estera e la sua economia”.
Il rapporto tra la Svizzera e l’Europa è stato pure al centro della parola d’ordine data dal Consiglio degli Svizzeri all’estero (CSE) che ha respinto con 78 voti contro 12 l’iniziativa popolare “Il diritto svizzero anziché giudici stranieri” (vedi in proposito il riassunto delle future votazioni a pagina 10). Un’interpretazione della maggioranza ottenuta al CSE: gli Svizzeri all’estero sarebbero i primi a risentire le conseguenze negative della pretesa iniziativa per l’autodeterminazione. Prima che la parola d’ordine sia data, Carlo Sommaruga, consigliere nazionale PS/GE riassume così il voto della maggioranza: “Questa iniziativa mette in questione l’impegno della Svizzera e comporta un rischio per la stabilità e la prosperità della Svizzera”.
Avete sempre la possibilità di consultare degli estratti della 96° edizione del Congresso degli Svizzeri all’estero che si è svolto dal 10 al 12 agosto 2018 a Visp: il video registrato in diretta resta accessibile sulla pagina dell’OSE (www.aso.ch). La data del prossimo congresso degli Svizzeri all’estero è stata fissata. Il congresso si svolgerà dal 16 al 18 agosto 2019 a Montreux con il motto “Quale mondo per domani?”.x