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Il Circolo Svizzero Sardegna torna attivo

Rinasce il Circolo Svizzero Sardegna: nuova assemblea e presidente Patrick Hauri

Il 5 settembre 2025 nella Pizzeria "La Boom" a Perd'e Sali, nel comune di Sarroch, si è svolta la prima assemblea per rifondare il Circolo Svizzero Sardegna. Il presidente pro tempore Patrick Hauri ha aperto l'assemblea. Il console onorario di Cagliari, Alberto Vespa, ha portato i saluti delle istituzioni svizzere. Daniel Schmid, consigliere del Collegamento Svizzero in Italia e presidente di Gazzetta Svizzera, ha diretto l'assemblea e le votazioni come presidente del giorno.

47 persone da tutte gli angoli della Sardegna sono arrivate a Sarroch per aderire al Circolo Svizzero. Sono venuti persino dalla zona di Sassari, affrontando un viaggio di tre ore per essere presenti. Ad oggi 61 iscritti, rappresentanti circa il 10% di tutti gli svizzeri registrati in Sardegna, si sono uniti al Circolo; il numero è in crescita. Con gioia, il nuovo consiglio direttivo è stato eletto all’unanimità e l’atmosfera tra i partecipanti era ricca di entusiasmo e motivazione. La scelta del futuro luogo di incontro ha suscitato qualche discussione, ma, come vuole la tipica tradizione svizzera, si è trovata un compromesso che ha saputo soddisfare tutti.

È stato chiesto di fare un breve giro di presentazioni, e i volti delle persone mostravano stupore nel sentire «Anche tu abiti in questo paese?». Alla fine, il consiglio direttivo appena eletto ha offerto a tutti un piccolo aperitivo.

Intervista al neoeletto presidente, Patrick Hauri

Perché non c'era più un'associazione svizzera attiva in Sardegna?

«A quanto ne so, una volta c'era un Circolo, ma a seguito di alcuni decessi nel direttivo, le posizioni non sono più state ricoperte e l'associazione si è prima addormentata e poi è stata sciolta

Cosa l’ha spinta a fondarne una nuova?

«La partecipazione al Congresso del Collegamento Svizzero a Lecce questa primavera è stata la vera spinta. In quell'occasione mi è stato chiesto per ben sei volte perché non esistesse un Circolo qui. In quel momento non lo sapevo. Mi hanno subito suggerito di fondarne uno, così tutte le regioni sarebbero state rappresentate nel Collegamento. All'epoca non ero ancora del tutto convinto.»

Quanti svizzeri vivono potenzialmente in Sardegna?

«Quando sono tornato da Lecce, ho scritto all'ambasciata per chiedere informazioni sugli svizzeri in Sardegna. Il signor Bärtschi mi ha risposto con un'e-mail molto gentile e incoraggiante. Naturalmente non ha potuto fornirmi dati specifici, ma la sua disponibilità a inviare un possibile invito agli svizzeri registrati è stata più di quanto mi aspettassi. L'unica informazione che mi ha dato è il numero esatto dei registrati: sono 770. Non avrei mai pensato che così tanti connazionali vivessero qui.»

Sono già previste attività concrete e dove si svolgeranno?

«Sì, certo. Abbiamo in mente vari eventi, come una festa per il 1° agosto, incontri regolari, escursioni, ecc. All'assemblea di oggi sono state discusse e chiarite ancora alcune questioni che non si potevano discutere senza prima eleggere il consiglio direttivo. La domanda "dove fare le attività" è una delle questioni chiave: per andare da Santa Teresa Gallura a Chia ci vogliono almeno 4 ore – di queste distanze dobbiamo tenerne conto quando pianifichiamo le attività.»

Avete idee per suscitare l'interesse anche dei giovani?

«Questo è il punto più difficile e il grande problema di quasi tutti i circoli: la mancanza di giovani. La maggior parte dei membri registrati sono pensionati o molto vicini alla pensione, ma speriamo che motivino i loro figli e figlie a partecipare ai nostri eventi. Potremmo anche pensare di creare una sezione giovani, ma lo vedremo in futuro. Sarà importante anche la nostra presenza sui social media. Al momento il nostro sito web è online e si possono trovare le prime informazioni: www.circolo-svizzero-sardegna.it.»

Perché consiglierebbe a uno Svizzero in Sardegna di partecipare alle attività del Circolo?

«Quando ero giovane, ho lavorato per qualche anno all'estero e ho sperimentato personalmente cosa significa ambientarsi in un paese straniero. La vita è più semplice se si può chiedere un consiglio a qualcuno. Se si tratta di un connazionale, si ha subito un’intesa e una comprensione comune (non sempre, ma la maggior parte delle volte). Veniamo in Italia per godere del clima e dello stile di vita mediterraneo, ma dentro di noi siamo pur sempre svizzeri con tutte le nostre peculiarità come la puntualità, la pulizia, ecc. Vediamo problemi dove un sardo si limiterebbe a fare spallucce. Per questo, una rete di contatti funzionante è essenziale e il nostro nuovo Circolo è lo strumento giusto per crearla.»

Daniel Schmid

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