Editoriale Novembre 2023

Care lettrici, cari lettori

La Svizzera ha votato e lo ha fatto in linea con le aspettative della vigilia. Perdono i verdi (in parte però vince il Partito socialista), vince la destra, in particolare l’UDC. Una lettura potrebbe essere che i partiti verdi non hanno convinto la popolazione svizzera negli ultimi 4 anni, con atteggiamenti troppo ideologici e poco orientati alle soluzioni, in particolare sul tema dell’approvvigionamento energetico. Un’altra lettura, per contro, potrebbe essere quella della tematica del clima, superata nelle preoccupazioni dei cittadini dai premi crescenti di cassa malati, l’inflazione, le guerre. Fatto sta che il risultato del Consiglio nazionale ha di fatto riportato la Svizzera politica agli equilibri del 2015. Nel mese in corso si definirà la composizione del Consiglio degli Stati e in dicembre del Consiglio federale. Ma nessuno tema che quella in mano sia un’edizione dedicata esclusivamente alla politica: sapevate ad esempio che, con una minuscola batteria, un’intenzione della Svizzera è entrata nella lista delle migliori invenzioni del mondo? Intanto i Giovani UGS invitano al loro congresso alla fine di novembre a Roma, un momento importante della comunità svizzera in Italia. Insomma, è di nuovo una Gazzetta… per tutti i gusti. Buona lettura.

Angelo Geninazzi

Il clima non è più la principale preoccupazione degli Svizzeri

Le elezioni nazionali hanno sanzionato i partiti “verdi” e favorito uno spostamento a destra. Grande vincitrice l’UDC.

il presidente dei Verdi Balthar Glättli, in cerca di spiegazioni per la sconfitta elettorale.