Il tennista svizzero verso una fine carriera sensazionale
Roger Federer, definito “King Roger” o anche “The Swiss Maestro”, è considerato il miglior tennista di tutti i tempi. Questo grazie a innumerevoli successi (compresa una Coppa Davis per la Svizzera) con 20 grandi Slam, 30 finali, 43 semifinali, 339 partite vinte negli Slam con 74 partecipazioni e, non da ultimo, il record di 8 vittorie nel prestigioso Wimbledon.
A 37 anni, dopo un 2017 difficoltoso e causa del riacutizzarsi dei dolori alla schiena, Federer ha iniziato bene la stagione 2018, vincendo la Hopmann Cup, in coppia con la connazionale Belinda Bencic, 17 anni dopo la prima vittoria in questo torneo misto. Di seguito vince anche l’Australian Open e torna in Europa, vincendo il torneo di Rotterdam e torna al numero 1 della classifica mondiale.
Al torneo americano di Indian Wells perde la finale contro l’argentino Del Potro e sembra dover iniziare una parabola discendente, poiché al Master 1000 di Miami perde la prima partita. Saggiamente decide di concedersi una pausa e non disputa tornei su terra battuta, preparandosi per quelli sull’erba.
Dopo due mesi ritorna in campo a Stoccarda dove batte in finale il canadese Raonic, conquistando il 98esimo titolo in carriera. Una settimana dopo raggiunge la finale del Gerry Weber Open, ma perde dalla giovane promessa croata Borna Coric.
A Wimbledon perde nei quarti di finale dal sudafricano Andersen e a Cincinnati perde dal serbo Novak Djokovic, che tornerà poi numero 1, anche lui dopo una pausa ristoratrice. Agli US Open esce negli ottavi di finale, battuto dall’australiano John Millmann. Subito dopo vince la Laver Cup, ma a Shanghai viene battuto in semifinale da Borna Coric.
A Basilea vince per la nona volta il “suo” torneo indoor e raggiunge la 99esima vittoria in un torneo ufficiale. A Parigi il 100esimo titolo sembra a portata di mano, ma perde, dopo aver giocato una delle più belle partite, dal serbo Djokovic, che raggiunge così il primo posto in classifica, mentre Federer scende al numero 3. Può però partecipare al Master di Londra, dove vince il suo girone, nonostante una sconfitta iniziale, ma perde in semifinale (altra partita strepitosa) contro l’astro nascente tedesco Alexander Zverev, che vincerà il torneo, battendo in finale proprio il numero 1 Djokovic. Federer è giunto vicinissimo al record delle 100 vittorie, ma non demorde. Sarà per quest’anno? A 38 anni mostra ancora una notevole resistenza fisica e mentale e, grazie alla serietà della sua preparazione, potrebbe aggiungere anche questo primato.
Federer: concentrazione e tecnica, stile inconfondibile.
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