I numeri della Quinta Svizzera

La Quinta Svizzera, espressione formalmente usata per riferirsi ai connazionali residenti all’estero, continua anno dopo anno ad ingrossare le proprie fila. Alla fine del 2023 gli svizzeri residenti all’estero ed iscritti ad un’ambasciata o in un consolato generale erano, a titolo esemplificativo, circa 815’000, una cifra non certo trascurabile, poiché corrispondente a più del 10% dell’intera popolazione del nostro Paese.

I numeri della diaspora inoltre confermano un trend in costante crescita (+1,7% solo quest’anno) e all’interno di una democrazia diretta come la nostra, pongono necessariamente interrogativi e continue sfide sistemiche per le istituzioni, ma sono anche una grossa opportunità per il Paese. Basti pensare che più del 20% del totale preso in considerazione non è ancora maggiorenne, mentre il 56% è in età da lavoro.

La distribuzione di questa comunità non è comunque omogenea a livello globale. Infatti, poco meno dei due terzi dei nostri connazionali residenti all’estero, circa il 64%, vive ancora in Europa, soprattutto nei Paesi limitrofi e che condividono con la Svizzera una delle lingue ufficiali. Si parla dunque della Francia, dove vive la più nutrita comunità svizzera al mondo, seguita da Germania e Italia.

Nella fattispecie, il nostro Paese è addirittura quarto per numero di svizzeri residenti all’estero, ben 52’000, quasi tutti (circa l’85%) dotati di doppia cittadinanza; un dato questo in linea con la media europea per gli Svizzeri all’estero.

Negli altri continenti risiedono circa 292'700 persone di nazionalità svizzera, nello specifico il 16% in America del Nord, il 7% in America latina e Caraibi, il 7% in Asia, il 4% in Oceania e il 2% in Africa.

Gli USA da soli si posizionano infatti addirittura al terzo posto di questa speciale classifica, con circa 82mila connazionali, seguiti dal Canada, che ne vanta circa la metà.

In America Latina invece, lo Stato che ospita il maggior numero di nostri connazionali è l’Argentina, con più di 15’000 svizzeri, seguita da Brasile e Cile.

Anche in Asia risiede una notevole comunità di svizzeri, soprattutto in Israele, che ospita più di 24'000 nostri connazionali, con un’età media più bassa e un ritmo di crescita più rapido. Notevoli i casi anche di Filippine e Thailandia, dove l’età media dei residenti si alza, poiché spesso luoghi di ritiro pensionistico.

In Oceania, nella fattispecie Australia e Nuova Zelanda, vivono il 4% dei nostri connazionali all’estero, mentre in Africa circa il 2%, soprattutto in Sud Africa. Vale la pena notare che l’Africa è l’unico continente ad avere registrato un calo demografico, anche se lieve, da parte della nostra comunità estera, che invece come sopra citato cresce in ogni altro continente.

I numeri citati all’interno di questo articolo possono essere faticosi in prima lettura, ma necessari per comprendere l’importanza che noi in quanto Quinta Svizzera possiamo assumere nei processi politico-decisionali del nostro Paese e di pari passo accrescere questa consapevolezza: siamo una grande comunità.

Se vuoi saperne di più sull’argomento consulta il link: gazzeta.link/estero.

Alessandro Ganahl

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EUROSVISION 2025: Quale città verrà scelta?

Con la vittoria dell’artista biennese Nemo, la Svizzera sale sul tetto dell’Eurovision dopo 36 anni.

L’organizzazione della prossima edizione della kermesse canora spetta dunque alla Svizzera.

La domanda che molti si pongono è: quale città della Confederazione ospiterà l’Eurovision 2025?

Le città intenzionate dovranno partecipare ad una gara d’appalto, a seguito del quale la Società Svizzera di Radiotelevisione (SRG – SSR) insieme all’Unione europea di Radiodiffusione (UER) stabiliranno quale soddisferà i numerosi requisiti richiesti.

Tra le località maggiormente papabili ci sono sicuramente la capitale Berna, Zurigo centro finanziario internazionale o Ginevra, centro nevralgico della diplomazia.

Ma anche altre mete come Basilea, Lucerna o Losanna, già sede dell’ultima edizione in territorio elvetico avvenuta il 6 maggio 1989.

CYRIL METZGERC

Classe 1994, Cyril Metzgerc è uno dei giovani attori più promettenti del nostro paese.

Franco-svizzero, nasce e cresce a Gruyères nel Canton Friburgo e si appassiona alla recitazione sin da ragazzino.

A 20 anni entra a far parte del Conservatorio di Friburgo sotto la direzione di Yann Pugin e successivamente viene preso all’école du Nord.

I suoi primi lavori per il piccolo schermo lo vedono presente nelle serie tv: “Une vie àpres” et “Romance”.

Il suo primo ruolo importante lo ottiene con “Une grande roue au milieu du désert”.

Tra il 2021 e il 2023 la sua carriera prende il volo e Metzgerc si divide tra cinema (“Chambre 212”) e televisione (“Hors saison”, “La Morsure” et “Une année difficile”).

Inoltre, vedremo Cyril Metzgerc nella prossima stagione Netflix come protagonista di “Winter Palace”, un period drama ambientato in un hotel di lusso sulle Alpi svizzere all’inizio del XX secolo.

I GUARDIANI DI LOSANNA

Lo sapevi che la cattedrale di Losanna ha un proprio guardiano?

Si tratta di una tradizione secolare, infatti i guardiani di Losanna segnano l'ora in cima a questa cattedrale ogni notte da 612 anni, senza interruzione.

La genesi di questa figura è da ricercarsi nel fatto che, in seguito a un grave incendio avvenuto il 25 ottobre 1405, l'arcivescovo Guillame de Menthonnay emanò un decreto che prevedeva la presenza di una sentinella sul campanile della cattedrale, con il compito di scrutare gli incendi e gli invasori, di annunciare l'ora e di suonare le campane.

A partire dal 1° gennaio 2024, Alexandre Schmid è il detentore di questa antica carica.

Nel suo ruolo, Schmid è coadiuvato da ben 5 sostituti e una sostituta.

Infatti, dall’agosto 2021, Cassandre Berdoz è diventata la prima guardiana donna della storia della Cattedrale losannese.