Sul tema “Svizzeri in patria e all’estero: un mondo!”
Il nuovo Consiglio degli Svizzeri all’estero si è tenuto in agosto a Basilea. Svizzeri dal mondo intero sono venuti ad assistere al congresso annuale, che verteva sul tema “Svizzeri in Svizzera e all’estero: un mondo!”.
I 116 membri del Consiglio degli Svizzeri all’estero (CSE) appena eletti si sono riuniti il 17 ottobre a Basilea per la prima seduta del loro mandato. Essi hanno eletti i consiglieri nazionali Laurent Wehrli (PLR/VD) e Claudio Zanetti (UDC/ZH) come nuovi membri dell’interno del comitato dell’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE) e confermato il presidente Remo Gysin nelle sue funzioni.
La seduta si è svolta nel municipio di Basilea e ha discusso soprattutto della discriminazione degli Svizzeri all’estero da parte delle banche svizzere. Roland Büchel, membro del comitato dell’OSE e consigliere nazionale UDC, ha concluso le discussioni in questi termini: “Dobbiamo mantenere la pressione anche sul Consiglio federale”. Si è parlato anche dell’AVS, la cui riforma era sottoposta al voto il 24 settembre. I delegati hanno tenuto a parlare della “Previdenza vecchiaia 2020”, anche se questo tema non era all’ordine del giorno. Essi hanno deciso di sostenere questa riforma con 80 voti contro 22 e alcune astensioni.
La “Previdenza vecchiaia 2020” è stata pure l’argomento il giorno dopo del congresso annuale degli Svizzeri all’estero nel Congress Center di Basilea. Nel suo discorso d’apertura, il consigliere federale Alain Berset ha dichiarato: “La riforma permetterà di garantire ai nostri pensionati di mantenere il livello delle rendite e di adeguare la previdenza vecchiaia ai bisogni attuali”. Questo progetto, come sappiamo, è stato respinto in votazione popolare un mese dopo.
Dopo il consigliere federale, parecchi partecipanti si sono espressi a proposito del tema “Svizzeri in Svizzera e all’estero: un mondo!”. Thomas Milic, dell’istituto di ricerca Sotomo, ha analizzato il comportamento degli Svizzeri in Svizzera e all’estero in occasione delle votazioni e elezioni. Egli conclude che il loro profilo di voto è globalmente simile, ma che esistono differenze su alcuni casi concreti. Gli Svizzeri emigrati sono per esempio meno preoccupati dalla crisi dei rifugiati rispetto agli Svizzeri, ma molto più dai rapporti fra la Svizzera e l’Europa. Dato che sei Svizzeri all’estero su dieci vivono in Europa, molti di loro sono direttamente interessati da questo tema.
Gli interventi sono stati seguiti da una tavola rotonda durante la quale i partecipanti hanno sottolineato fino a che punto i concittadini all’estero sono una carta importante per gli Svizzeri. Pascale Baeriswyl, segretaria di Stato del DFAE ha dichiarato che: “Gli Svizzeri e le Svizzere all’estero sono in una certa misura i nostri ambasciatori all’estero e noi siamo loro molto riconoscenti”.
Marko Lehtinen
Il consigliere federale Alain Berset ha parlato dei problemi dell’AVS.
Per Remo Gysin, presidente dell’OSE anche le assicurazioni pongono qualche problema. “Vogliamo che venga ridotto il periodo dell’assicurazione precedente per le persone che emigrano temporaneamente in uno Stato dell’UE o dell’AELS”.
Responsabile delle pagine ufficiali del DFAE:
Simone Flubacher,
Relazioni con gli Svizzeri all’estero,
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