Patente svizzera e circolazione in Italia

Si possono guidare veicoli con targa italiana?

Buongiorno,

ho letto sulla Gazzetta svizzera diversi articoli riferiti alla tematica patenti e/o vetture italiane e svizzere, senza trovare chiara risposta ad alcune delle mie domande.

Sono un cittadino italiano, residente in Svizzera da giugno 2023. Attualmente, come previsto dalla legge Svizzera, sto procedendo con la conversione della patente e con la conversione delle targhe dei veicoli in mio possesso che ho importato.

Spesso mi reco in Italia dalla mia famiglia e utilizzo le auto di famiglia o una mia auto lasciata appositamente da loro.

Le domande a cui sto cercando di dare risposta sono le seguenti:

Dopo la conversione della mia patente, da italiana a svizzera, potrò continuare ad utilizzare, quando sono in Italia, le auto della mia famiglia o la mia auto con targa italiana?

In attesa della conversione della mia patente, posso guidare autovetture o ciclomotori in territorio svizzero con targa svizzera?

Vi ringrazio anticipatamente e mi complimento per le informazioni che fornite. 

(G.P. – Loc. non indicata)


Gentile Lettore,

un grazie per la Sua lettera con un nuovo quesito in materia di conversione di patenti e circolazione internazionale che, se ben comprendo è stato stimolato ancora una volta proprio da una precedente risposta pubblicata in questa Rubrica Legale.

Naturalmente mi fa molto piacere e cercheremo quindi di dare dei chiarimenti anche a Lei, sperando che Le risultino utili.

Ribadiamo innanzitutto alcuni principi di base.

L’Accordo italo-svizzero del 2021 sulle patenti

Abbiamo già ricordato in precedenza che l’Accordo in parola è stato rinnovato sino al 2026.

Il principio generale resta quello del riconoscimento reciproco delle patenti di guida valide in Italia e Svizzera ai fini della loro conversione nell’ipotesi di acquisizione della residenza e domicilio del titolare nei rispettivi paesi. Inoltre, si afferma che il titolare dell’abilitazione deve essere in possesso di un solo documento di guida.

Conseguentemente, la patente di guida svizzera è valida in Italia:

  • senza alcun limite temporale, se il titolare non è residente in Italia, oppure se soggiornando in Italia ha mantenuto la residenza in Svizzera.
  • per 1 anno, dalla data di acquisizione della residenza del titolare in Italia.

La patente italiana, a sua volta, è valida in Svizzera:

  • senza limiti temporali, se il titolare non è residente in Svizzera, o è “dimorante settimanale” in Svizzera ma mantiene la residenza in Italia rientrandovi regolarmente (almeno 2 volte al mese).
  • per 1 anno, dalla data di acquisizione della residenza del titolare in Svizzera.

Una volta trasferita la residenza e convertita entro i termini la patente, la guida è consentita, anche qui senza limiti, nell’altro paese.

Altra cosa è la questione dell’autovettura.

Anche su questo aspetto, richiamando la Convenzione di New York del 1954 sulla temporanea importazione dei veicoli privati (recepita a livello comunitario), avevamo già intrattenuto i nostri Lettori per spiegare a quali condizioni autovetture “straniere” potessero circolare in Italia, soprattutto se condotte da un residente nel territorio italiano, secondo le previsioni del Codice della Strada e delle disposizioni doganali e sul contrabbando.

E con riferimento all’autovettura possono verificarsi le situazioni che Lei descrive, e sulle quali chiede lumi ma che sono diverse nella sostanza da quelle che le norme italiane citate tendono a scongiurare.

Infatti, mentre il veicolo estero va immatricolato in Italia dal conducente che abbia acquisito la residenza italiana entro 3 mesi, è però richiesto al conducente un titolo (leasing, comodato ecc.) risultante da documento con data certa rilasciato dall’effettivo intestatario con riportata anche la durata del titolo.

Diversa quindi la situazione del residente all’estero che utilizza un veicolo regolarmente immatricolato in Italia.

La prima ipotesi è quella di un autoveicolo del quale Lei non sia proprietario, ad es. una macchina locata o, come nel Suo caso, la vettura di famiglia.

Ebbene in tal caso non occorre nulla potendo un residente svizzero guidare una macchina immatricolata in Italia senza alcun vincolo temporale, come visto. Se poi l’autoveicolo è di Sua proprietà non vedo vincoli, se invece di terzi meglio con delega, anche per il caso di controlli, ma senza superare la frontiera, perché in tal caso si aprirebbe tutto un altro capitolo, e ricadremmo nella fattispecie di importazione temporanea in un paese terzo.

Altra situazione da Lei descritta è quella relativa all’utilizzo di veicoli immatricolati in Svizzera in attesa della conversione della Sua patente.

Come detto in apertura, può senz’altro guidare autovetture o ciclomotori con targa svizzera con la Sua patente italiana – se questa la facoltizzava a guidare lo stesso tipo di veicoli in Italia – e ciò per 1 anno dalla data in cui Lei ha acquisito la residenza, rectius, il domicilio in Svizzera

Spero ora di essere stato sufficientemente chiaro, e saluto tutti i nostri Lettori, augurando buone vacanze.

Avv. Markus Wiget

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