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Un predatore migra in Svizzera

    Dieci anni fa si sono trovate in Svizzera le prime tracce dello sciacallo dorato. Oggi questo predatore, che assomiglia ad una volpe ,sembra essere a proprio agio nelle zone umide protette del paese. Mentre egli potrebbe vivere qui, altre specie di mammiferi rischiano di scomparire.

    Durante una battuta di caccia nella Surselva (GR), un cacciatore grigionese mira a una volpe e spara. Ma l’animale che ha abbattuto non è quello che pensava: si trattava in realtà di un maschio di sciacallo dorato.

    Questo incidente è avvenuto cinque anni fa. A seguito della sua confusione, il cacciatore si è spontaneamente denunciato alle autorità e il Canton Grigioni ha comunicato pubblicamente questa notizia. Se l’abbattimento di questo animale era allora vietato, e lo è ancora, l’episodio è la prima prova concreta e fisica della presenza dello sciacallo dorato in Svizzera.

    Dai Balcani verso la Svizzera

    Il fatto che il cacciatore grigionese non abbia subito riconosciuto questo mammifero non sorprende affatto. Da lontano, quest’ultimo assomiglia ad una volpe. Ha più o meno la stessa dimensione, ma possiede una coda più corta e gambe più lunghe nonché un pelo che va dal giallo dorato al grigio.

    Lo sciacallo dorato è il solo sciacallo indigeno d’Europa. È originario dell’Asia e del Vicino Oriente ed è migrato verso i Balcani nel corso del secolo scorso. Lo sterminio del lupo nei Balcani ha progressivamente fatto scomparire il predatore naturale dello sciacallo dorato, che ha potuto così moltiplicarsi.

    Le popolazioni di sciacalli sono di conseguenza molto importanti nei Balcani. Lo sciacallo dorato vive in seno al suo clan familiare. I piccoli vengono esclusi dopo un certo tempo e devono trovare il loro territorio per formare una famiglia. A seguito della forte densità di questa specie di mammiferi, i giovani faticano sempre di più a trovare nuovi territori. I giovani maschi, in particolare, non esitano dunque a percorrere lunghe distanze per conquistare nuovi habitat.

    Lo sciacallo dorato ha così continuato ad ampliare il proprio habitat: dai Balcani, ha imboccato la strada dell’Ovest ed è arrivato in Svizzera. Già nel 2011, un servizio fotografico aveva permesso di realizzare un servizio su questo predatore in Svizzera, in seguito una seconda foto era stata realizzata poco prima dell’abbattimento illegale del Canton Grigioni.

    Soprattutto i giovani maschi migrano in Svizzera

    Queste testimonianze fotografiche, ma anche delle tracce genetiche od osservazioni dello sciacallo dorato, sono registrate nei computer della Fondazione per l’ecologia dei carnivori e gestione della fauna selvaggia (Kora) a Muri (BE). Le tracce documentate evidenziano una cosa: «Oggi, soltanto giovani maschi molto mobili vivono in Svizzera», ribadisce Christian Stauffer, direttore della Kora. Nel 2020, la fondazione ha riunito sette prove fotografiche o tracce genetiche di uno sciacallo dorato. A ciò vanno aggiunte 16 osservazioni o altre prove di tracce.

    Il fatto che questo predatore si sia installato in Svizzera è sorprendente, poiché le condizioni di vita che offre il paese non sono particolarmente ideali per lui. «Lo sciacallo dorato proviene da contesti più caldi, e non è adatto alle regioni dove vige un innevamento prolungato», rivela Christian Stauffer. Le sue zampe non sono fatte per muoversi nella neve. Rispetto al suo peso, sono più piccole di quelle della volpe, ed esso sprofonda di conseguenza nel manto nevoso.

    L’alta densità di popolazione in Svizzera potrebbe anche rendere difficile per questo animale trovare l’habitat ideale qui, come afferma Reinhard Schnidrig, responsabile della sezione Fauna selvaggia e conservazione delle specie dell’Ufficio federale dell’ambiente. Ma anche nel nostro paese montagnoso e densamente popolato, ci sono aree in cui lo sciacallo dorato potrebbe sentirsi a suo agio. Christian Stauffer, della fondazione Kora, cita in particolare come contesto di vita appropriato i canneti che sono attorno al lago di Neuchâtel. Lì si sono già ritrovate tracce di questo predatore. Ma l’animale ha già lasciato tracce del suo passaggio anche in altre zone umide protette come il Kaltbrunner Riet (SG). «Esistono varie zone di questo tipo in Svizzera. Posso immaginare che lo sciacallo dorato allevi un giorno dei cuccioli in un luogo come questo», afferma Reinhard Schnidrig. Tuttavia, per questo bisognerebbe dapprima che si formino delle coppie. E questo potrebbe richiedere un certo tempo, poiché nessuna femmina della specie è finora stata trovata in Svizzera. Secondo Reinhard Schnidrig, l’assenza di femmine è tipica per la specie di mammiferi che si stanno diffondendo: «Quasi sempre sono prima i maschi che migrano».

    Un clima propizio grazie al riscaldamento?

    La pressione demografica nei paesi dei Balcani è una delle ragioni per le quali gli sciacalli dorati sono oggi migrati in Svizzera. Un’altra ragione potrebbe essere il cambiamento climatico e il riscaldamento nelle regioni piuttosto fredde, dall’innevamento abbondante, come quelle che esistono in Svizzera. Christian Stauffer sottolinea però che la tesi secondo cui questo tipo di animale si propaga a seguito del cambiamento climatico non è confermata. Non esiste nessuno studio in proposito.

    Dodici nuove specie di mammiferi in Svizzera

    Lo sciacallo dorato non è la sola nuova specie di mammifero in Svizzera. Nella scorsa primavera si è concluso il più grande censimento effettuato finora sui mammiferi presenti nel paese. Sono state recensite dodici specie in più rispetto a 25 anni fa, afferma la Società svizzera di biologia della fauna (SSBF). Oltre allo sciacallo dorato, sono stati scoperti di recente il toporagno del Vallese (Sorex antinorii) e il pipistrello criptico (Myotis crypticus). E specie un tempo estinte, come il lupo o la lontra, sono tornati in Svizzera.

    Habitat in declino

    Mentre le grandi specie come lo sciacallo dorato, il lupo o lo stambecco ricevono molta attenzione, le specie più piccole spesso ricevono meno attenzione e in alcuni casi sono sempre più sotto pressione, scrive la SSBF. Ad esempio le popolazioni di puzzole e donnole sono diminuite. E il territorio della lepre ha tendenza a diminuire. «In numerosi luoghi la lepre bruna non ha praticamente più la possibilità di allevare i suoi cuccioli in modo adeguato», nota Reinhard Schnidrig. Quest’ultimo riassume così la situazione: le specie animali che hanno bisogno di un ambito di vita particolare registrano maggiori difficoltà in Svizzera, mentre gli animali che possono adattarsi a vari contesti si trovano bene. Come se la caverà lo sciacallo dorato con le condizioni di vita offerte in Svizzera? Il futuro ce lo dirà.

    Mireille Guggenbühler
    Schweizer Revue

    Sempre più spesso vengono recensiti sciacalli dorati in Svizzera. Foto Keystone

    Piu grande, con gambe più lunghe, coda più corta: lo sciacallo dorato (in alto) e la volpe (sopra) sono diversi. Foto Keystone