Belle esperienze, nuove amicizie e attività di ogni genere grazie ai campi estivi

Quest’anno, dopo due anni di interruzione, i campi estivi dell’OSE hanno nuovamente proposto delle esperienze variate ai giovani Svizzeri all’estero – nella vallata di Fiesch (VS) e a Jaun (FR) –, mentre un campo ha perfino permesso ai partecipanti di attraversare quasi tutta la Svizzera.

L’interruzione forzata, a seguito della pandemia di coronavirus, dei tradizionali campi estivi del Servizio dei giovani dell’Organizzazione degli Svizzeri all’estero (OSE) si è finalmente conclusa nell’estate 2022. 110 adolescenti di 40 paesi hanno partecipato a tre campi estivi – uno nella valle di Fiesch (VS), uno a Jaun (FR) e un altro, denominato «Swiss Challenge», che ha fatto attraversare ai giovani quasi tutta la Svizzera.

Fondue al formaggio all’aria aperta

Durante il campo di sport e divertimenti della valle di Fiesch, 46 partecipanti hanno trascorso due settimane incredibili nel cuore delle montagne vallesane. Essi hanno potuto apprezzare i celebri e spettacolari ponti sospesi e le passeggiate nella regione. Come da tradizione nei campi del Servizio dei giovani, i ragazzi hanno gustato piatti tipicamente svizzeri – ad esempio una fondue di formaggio all’aria aperta. Bilancio dell’esperimento: purtroppo la cucina tradizionale svizzera non piace a tutti!

Imparare le lingue divertendosi

Il secondo campo estivo ha avuto inizio alla fine di luglio a Jaun, nel canton Friburgo. Per due settimane, i 40 partecipanti hanno esplorato il paese della Gruyère. La formula del campo era inedita, poiché era combinato, per la prima volta, con un corso di lingue. Quasi la metà dei partecipanti hanno così migliorato tutte le mattine le loro conoscenze del tedesco o del francese. Coloro che non hanno scelto questi corsi potevano dedicarsi ad altre attività appassionanti. Il programma comune, che riuniva tutti i partecipanti, si è avvalso di una vasta scelta di momenti forti: la visita di una fabbrica di cioccolato, passeggiate e molti sport all’aria aperta – calcio, basket, pallavolo, kin-ball o ultimate frisbee. Anche le ore trascorse attorno al fuoco del campo e le notti in tenda hanno costituito delle belle esperienze.

Discussioni con Ignazio Cassis

Infine, il 6 agosto è iniziato il campo molto apprezzato “Swiss Challenge” che comprendeva un viaggio nei quattro angoli della Svizzera. In 16 giorni, i 24 partecipanti hanno visitato sette cantoni e le quattro regioni linguistiche del paese. Quest’anno, l’itinerario è partito da Montreux per raggiungere Berna, poi Davos e Lucerna, e infine Lugano. Uno dei momenti forti del campo è stato l’incontro, a Lugano, con il presidente della Confederazione svizzera, Ignazio Cassis. Si è trattato qui molto più di una seduta lampo, poiché durante l’incontro gli adolescenti hanno potuto porre tutte le domande possibili a Ignazio Cassis. La loro curiosità è culminata sulla neutralità della Svizzera, il diritto di voto a 16 anni o ancora il club calcistico preferito del presidente.

ANNEGERT VOIGT Responsabile del campo Swiss Challenge
FABIENNE STOCKER Servizio dei giovani dell’OSE – Foto Danielle Liniger, Adrian Moser, diritti riservati DR

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