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Emma Kunz: i suoi disegni e la grotta donano energia vitale e curativa

    Una personalità eccezionale e un luogo da riscoprire per “ricaricare le batterie” in Canton Argovia

    Würenlos (Canton Argovia) – Non voleva che si parlasse di miracoli, eppure le guarigioni ottenute da Emma Kunz tali sembravano ai suoi pazienti.

    La fama di questa ricercatrice, terapista e artista svizzera nacque nella prima metà del secolo scorso arrivando fino ad oggi, non solo in patria ma anche all’estero tra i frequentatori della medicina e cultura olistica. Il suo nome si impose nel 1942, in un’epoca in cui la Svizzera era afflitta da molti casi di paralisi infantile.

    La Kunz viveva a Brittnau (Canton Argovia) dove era naturopata, e fu consultata, come ultima spiaggia, da due genitori giunti da Würenlos disperati per la paralisi che aveva subito il loro bimbo di 6 anni. I medici ritenevano improbabile una guarigione. La Kunz, dopo aver visitato il bimbo consigliò la somministrazione di una certa polvere estratta da una cava romana situata proprio dove il bambino abitava, a Würenlos, sempre in Argovia. Ogni giorno questa polvere fu applicata sulle articolazioni delle gambe e dei piedi dell’infermo. Trascorsero pochi mesi e il bambino riprese a camminare e addirittura a saltare. Il bambino si chiamava Anton C. Meier: più tardi, nel 1986, decise di fondare a Würenlos il ”Centro Emma Kunz”, dove si trovano una grotta terapeutica e, inoltre, i disegni della ricercatrice acquistabili come poster nel Centro ma anche tramite web. Nel sito dedicato si trovano tutte le informazioni per un soggiorno a Würenlos,con la visita al Centro E. Kunz, aperto tutto l’anno.
    Quando si sente parlare di pendolini si pensa ai tanti ciarlatani pseudo guaritori in circolazione. Emma kunz agiva adoperando proprio questi mezzi paranormali: sensitività, telepatia, radiestesia, alchimia. Ma si dimostrò tutt’altro che una ciarlatana. È reputata una figura complessa ed eccezionale, forse non ancora indagata a fondo. Amava la Natura e a tal punto i fiori che, con le sue capacità paranormali, riusciva a “fargli fare” cose incredibili, come testimoniato da certe fotografie. Per esempio da una corolla ne faceva sbocciare altre identiche in pochi giorni. Un esperimento non riproducibile in laboratorio. Pare che i fiori del suo giardino suscitassero molta curiosità tra il vicinato per le loro anomale dimensioni.

    Le sue particolari doti erano emerse fin da piccola. Era figlia di un tessitore di modesta estrazione, ed Emma, solitaria e tenace, percorse la strada per lei già tracciata: da bambina visse esperienze extrasensoriali spontanee. Verso i 18 anni era in grado di aiutare i sofferenti ottenendo guarigioni giudicate miracolose. Lei, come detto, rifiutava queste espressioni, ribadendo, così come hanno fatto i veri guaritori di ogni epoca, che ogni persona è in grado di ottenere gli stessi risultati, se solo si ridestano specifiche facoltà situate nel profondo di ogni essere.
    Intorno ai trent’anni svolgendo, mansioni domestiche in casa del pittore Jakob Welti, era riuscita a disegnare, per mezzo di un pendolino, originali rappresentazioni geometriche su carta millimetrata. Nel 1933, all’età di 41 anni, svolgeva la sua attività di naturopata a Brettnau dove, nel 1941, raccolse molti risultati come ricercatrice, grande diagnosta e guaritrice, effettuando anche una “magnetizzazione diretta” di cellule cancerogene, e dove, l’anno dopo, risolse il caso del bambino paralitico sopra narrato. Proprio secondo la testimonianza di Anton C. Meier, cioè colui che più stette vicino alla sua guaritrice e possessore di molto materiale autentico, la Kunz consigliava non solo rimedi per i mali fisici, ma anche per le sofferenze psichiche, utilizzando i suoi disegni per meglio giungere alla comprensione della patologia da trattare.

    Fu Emma Kunz, con le sue percezioni extrasensoriali, a scoprire e a utilizzare le emanazioni di una grotta e delle sue pietre nella località nativa del bimbo guarito da paralisi, a Würenlos. Si tratta di cave lasciate dai romani le cui rocce furono reputate curative dalla ricercatrice e che, dopo il caso Meier, sono state sempre utilizzate e tutt’oggi commercializzate sottoforma di polvere, chiamata dalla stessa Kunz “Aion A”, dal greco “senza limiti”. La scoperta di Emma Kunz si basa sulla speciale composizione minerale delle rocce di questa cava, e sulla grande energia biodinamica in esse contenuta particolarmente utile per “tutti i possibili processi infiammatori”. La grotta stessa è curativa per le sue emanazioni e si può sostare in essa una mezz’ora per una modica cifra.

    Gli oltre 400 disegni della Kunz sono oggi esposti in oltre 50 musei internazionali. Il Centro Emma Kunz ne offre un’ampia panoramica. Meier ricorda la massima concentrazione dell’artista nell’eseguire il suo disegno, munita di pendolino, spesso lavorando in piedi per 24 ore a digiuno. Quelle forme fatte di geometrie simmetriche perfette e colori della Natura, esprimevano non un’esigenza estetica, ma le risposte a domande che ella si poneva, finalizzate, come tutto il suo agire, alla crescita spirituale, risposte affidate alle leggi tratte dalla sua ricerca, ai suoi principi, all’armonia che osservava nell’universo. Emma Kunz è reputata tra le maggiori personalità nella pratica curativa e nell’arte mediatica mai esistite.

    lorefice.annamaria@gmail.com

    Emma Kunz (1892-1963) è reputata una grande diagnosta, ricercatrice, guaritrice e artista.

    Emma Kunz (1892-1963) è reputata una grande diagnosta, ricercatrice, guaritrice e artista.

    Una foto d’epoca mostra corolle sbocciate da una corolla, uno straordinario esempio delle doti della Kunz.

    Una foto d’epoca mostra corolle sbocciate da una corolla, uno straordinario esempio delle doti della Kunz.

    La grotta con proprietà terapeutiche da lei scoperta a Würenlos e uno degli oltre 400 disegni eseguiti da E. Kunz.

    La grotta con proprietà terapeutiche da lei scoperta a Würenlos e uno degli oltre 400 disegni eseguiti da E. Kunz.

    I disegni di Emma Kunz sono esposti in cinquanta musei internazionali.
    I disegni di Emma Kunz sono esposti in cinquanta musei internazionali.

    I disegni di Emma Kunz sono esposti in cinquanta musei internazionali.

    il Centro Emma Kunz è luogo di cura e di incontro culturale: info e prenotazioni sul sito: emma-kunz.com
    il Centro Emma Kunz è luogo di cura e di incontro culturale: info e prenotazioni sul sito: emma-kunz.com

    il Centro Emma Kunz è luogo di cura e di incontro culturale: info e prenotazioni sul sito: emma-kunz.com