Intervista a Regula Hilfiker che ha da poco concluso la sua esperienza quale Presidente del Collegamento degli Svizzeri in Italia per assumere il ruolo di Console onorario per il Piemonte e la Valle d’Aosta.
La notizia era trapelata, tra gli addetti ai lavori, già in occasione del Congresso del Collegamento degli Svizzeri in Italia, in maggio a Trento. In quell’occasione la Presidente in carica da 2 anni, Regula Hilfiker, ha lasciato la testa del Collegamento per “futuri impegni inconciliabili”. Poco tempo dopo, il Dipartimento federale degli affari esteri ha nominato Regula Hilfiker nuova Console onoraria di Svizzera a Torino con competenza sulla circoscrizione territoriale composta dalle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta.
La Console Hilfiker ha assunto la carica il 1° giugno 2023, come da Exequatur concesso dal Ministero italiano degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Nella comunicazione della nomina, il DFAE sottolinea come la Svizzera voglia rafforzare lo stretto legame storico, economico e culturale che condivide con le regioni Piemonte e Valle d’Aosta, dove risiedono oltre 5’200 cittadini svizzeri.
A conclusione della sua Presidenza a capo del Collegamento – ripresa da Irène Beutler-Fauguel – e all’inizio di quella di Console onorario, la Gazzetta ha colto l’occasione per porre alcune domande a Regula Hilfiker.
Signora Hilfiker, complimenti per la nuova nomina a Console onorario. Cosa significa per lei?
Questa nomina è stata un grande onore per me. La mia famiglia non è nuova a questo genere di incarichi: già mio padre ha ricoperto questo ruolo per lunghi anni, così come mio fratello Martin.
Può descrivere brevemente in cosa consiste il ruolo di Console onorario, quali sono le sue attività e quanto tempo le occupa?
La DFAE in Italia opera tramite l’intensa attività a livello di Ambasciata, in questo momento guidata dalla Amb. Monika Schmutz Kirgöz, e in quelle a livello di consolato Generale, per il Nord guidato dalla console, al momento della mia nomina, Sabrina Dallafior. Il ruolo del console onorario è a supporto a livello territoriale locale del consolato generale, nel mio caso per il Piemonte e la Valle d’Aosta.
Alcuni dei compiti sono il tenere i contatti con le autorità, promuovere gli interessi economici e commerciali e l’immagine della Svizzera. È parte integrante del ruolo supportare i cittadini elvetici residente così come assistere gli Svizzeri di passaggio.
C’è qualcosa che caratterizza gli Svizzeri nel Piemonte e nella Valle d’Aosta rispetto al resto dell’Italia?
È difficile da dire, ci sono famiglie che sono qui da molte generazioni ed altre che si sono trasferite per motivi personali o lavorativi. La vicinanza geografica con la Confederazione rende più facili gli scambi tra le due nazioni, in termini di soggiorni e merci. Non abbiamo mai avuto problemi ad approvvigionarci di buon formaggio da fondue!
Torniamo al suo impegno quale Presidente del Collegamento. Cosa le è rimasto impresso del suo periodo quale “Prima cittadina svizzera in Italia?
Sono stati due anni interessanti e coinvolgenti, soprattutto a causa delle conseguenze della pandemia. La preparazione del nostro Congresso è sempre un periodo intenso in termini organizzativi, ma credo siano stati due Congressi che hanno riscosso un buon successo di interesse, partecipazione e di aggregazione tra le varie comunità svizzere sparse per la penisola.
C’è un progetto che le è dispiaciuto particolarmente lasciare “in sospeso”?
Il comitato del Collegamento è sostenuto da un gruppo di membri motivati e competenti, molti progetti sono in corso e continuano. Personalmente sono ancora membro del Comitato del Collegamento e lo supporto con continuità. Tra le molteplici iniziative in corso, ce ne è una a cui sono particolarmente cara ed è quella di riuscire a coinvolgere maggiormente i giovani nelle attività del Comitato. Sarebbe molto positivo se nel breve termine si riuscisse a coinvolgere un giovane nel Comitato stesso. Il futuro è loro.
Quali sono a suo avviso i temi su cui in futuro dovrà lavorare il Collegamento e quali gli assi che ha nella manica?
Il Collegamento ha molteplici iniziative in corso, tese a supportare le attività delle comunità svizzere locali. Tematiche sempre calde sono quelle relative al ricambio generazionale, agli sviluppi che la tecnologia ci concede in termini di comunicazione, penso alla Gazzetta online, o ai rapporti con l’OSE, che da anni porta avanti iniziative quali il voto elettronico, di sicuro interesse per tutti noi, non appena la Confederazione lo riterrà sicuro.
Gazzetta Svizzera
Il passaggio di testimone a capo del Collegamento degli Svizzeri all’estero è avvenuto in occasione dello scorso Congresso a Trento. Questo è stato ripreso da Irène Beutler-Fauguel