Eguagliato il primato realizzato a Calgary nel 1988
Brillante prestazione degli atleti svizzeri alle Olimpiadi invernali che si sono svolte in febbraio nella Corea del Sud. Non solo la Svizzera si è aggiudicata ben 15 medaglie olimpiche, ma i suoi rappresentanti hanno collezionato una decina di diplomi olimpici, cioè le distinzioni che premiano i piazzamenti dal quarto all’ottavo posto.
E qui la Svizzera può anche contare su qualche rimpianto. Per esempio quello della sciatrice Lara Gut, alla quale è sfuggita la medaglia di bronzo nel super G per un solo centesimo di secondo. Oppure per le due nazionali di disco su ghiaccio. Positivo lo sci alpino con 7 medaglie anche se sono mancate le due d’oro più attese: quella di Beat Feuz, che ha dovuto accontentarsi (si fa per dire) di argento e bronzo. Ottimo invece Ramon Zenhäusern, argento nello slalom e determinante per l’oro nel Team Event (con Wendy Holdener, Denise Feierabend, Daniel Yule e con Luca Aerni riserva). Detto di Lara Gut, la sorpresa in campo femminile è Michelle Gisin che ha vinto l’oro nella combinata, mentre la migliore conferma è venuta da Wendy Holdener con oro (Team Event), argento (slalom) e bronzo (combinata). Ottimi risultati infine nelle nuove discipline. Le altre medaglie sono andate a Dario Cologna (15 km Sci di fondo) e nelle nuove discipline a Nevin Galmarini (oro nel Gigante parallelo snowboard), a Sarah Hoefflin (oro nel Freestyle), Mathilde Gremaud (bronzo nel Freestyle), Marc Bischofberger (argento nel Freestyle) e Fanny Smith (stessa disciplina).
Medaglia sfuggita di poco anche nel bob a quattro, mentre nel curling la Svizzera ha ottenuto un argento e un bronzo.