Vai al contenuto

Samichlaus: il Babbo Natale Svizzero

    La Gazzetta ha bisogno di te.

    Cara lettrice, caro lettore online,
    la Gazzetta Svizzera vive anche nella versione online soprattutto grazie ai contributi di lettrici e lettori. Grazie quindi per il tuo contributo, te ne siamo molto grati. Clicca sul bottone "donazione" per effettuare un pagamento con carta di credito o paypal. Nel caso di un bonifico clicca qui per i dettagli.

    A dicembre in Svizzera lo spirito del Natale riecheggia in tutta la Confederazione riflettendosi in tantissime manifestazioni, mercatini e celebrazioni che rendono vive le città assumendo aspetti e usanze diverse in ogni luogo.

    Tra tutte queste tradizioni, una è particolarmente cara agli svizzeri, sia grandi che piccini: quella di Samichlaus. Il 6 dicembre, il giorno di San Nicola, chiamato Samichlaus nella Svizzera germanica, il Babbo Natale elvetico regala noci, frutta e caramelle ai bambini dando loro buoni consigli.

    Ma da dove trae origine questa figura che ha fatto emozionare intere generazioni di svizzeri per secoli?

    Tutto nasce dal culto di San Nicola, Vescovo di Myra, vissuto nel IV secolo, venerato sia dalla Chiesa cattolica che da quella ortodossa. In Svizzera e in Italia divenne popolare a partire dal XI secolo quando il 6 dicembre, giorno della sua morte, si usava appellarsi proprio a lui per commemorare la sua vita e le sue opere. La figura di San Nicola di Myra ha influenzato lo sviluppo di Babbo Natale come lo conosciamo oggi, perché portare doni ai bambini durante il periodo natalizio ha radici nella generosità e nell’animo caritatevole di San Nicola, venerato come simbolo di benevolenza. Il culto di San Nicola si diffuse rapidamente in tutto il mondo cristiano e diede origine a numerose leggende e tradizioni. Nel corso dei secoli la sua figura è stata associata a diverse celebrazioni, come il Natale. In molte culture San Nicola è conosciuto come Babbo Natale o Santa Claus, una figura che porta doni ai bambini la notte della Vigilia di Natale. Per tale motivo ci si può confondere e occorre far distinzione tra Samichlaus e Gesù Bambino (Christkind): il primo porta un grande sacco colmo di noci, frutta e leccornie nella notte di San Nicola, mentre il secondo lascia i regali sotto l’albero la notte di Natale.

    Come ogni portatore di doni, anche Samichlaus ha un suo aiutante: Schmutzli.

    Nel folklore natalizio Schmutzli, che deriva da Schmutz (parola svizzero tedesca usata per indicare la sporcizia), è un personaggio che si contrappone in modo dicotomico a San Nicola. Oltre a esserne il fedele accompagnatore, ne incarna l’alter ego oscuro.

    Se da una parte il caritatevole Santo viene rappresentato tradizionalmente da una folta barba bianca e dalle tipiche vesti canoniche, al contrario il malvagio assistente indossa una lunga tunica scura e ha i capelli irsuti. Inoltre Schmutzli porta spesso con sé una scopa, una frusta di rami e un grande sacco ovunque vada. Le due figure incarnano in sé la ricompensa e la punizione: l’uno porge i doni ai bambini buoni, l’altro punisce quelli che si comportano male.

    Schmutzli può essere collegato ad altre figure di aiutanti “oscuri” nazionali e non: il perfido Père Fouettard accompagna San Nicola nella Svizzera romanda e nell’Esagono, lo spazzacamino Knecht Ruprecht lo affianca in Germania, il terrificante Krampus in Austria e il ladro di bambini Zwarte Piet nei Paesi Bassi.

    Samichlaus e Schmutzli vivono tutto l’anno nella loro casetta in montagna fino a quando vengono trainati dal loro inseparabile asino nella neve, arrivando nelle città dove migliaia di bambini sono in loro trepidante attesa.

    I giorni antecedenti l’arrivo di Samichlaus sono caratterizzati da un’atmosfera magica. La notte del 5 dicembre, giorno della Vigilia, i bambini sono invitati dagli adulti a pulire le loro scarpe e metterle fuori dalla porta di casa, perché il mattino seguente, nel caso si fossero comportati bene durante l’anno, troverebbero, al loro risveglio, il Chlaussack consegnato dal Santo stesso dentro le loro calzature. Il Chlaussack è un sacchetto ricco di delizie stagionali. contenente mandarini, cioccolato, pan di zenzero e noci. Secondo la tradizione, carbone o bastoni sono invece riservati ai bambini poco virtuosi. I nonni hanno l’abitudine di raccontare ai nipoti i viaggi estivi di Samichlaus. Si dice che vada nelle regioni calde per raccogliere personalmente le noci e le arachidi da consegnare ai più piccoli il 6 dicembre.

    La festa di Samichlaus è popolare in tutta la Confederazione.

    Nella maggior parte delle città e dei centri urbani, ogni 6 dicembre, si tengono delle sfilate: grandi e piccini accolgono San Nicola muniti di torce e lanterne, creando così un’atmosfera ancora più suggestiva. Per onorare il suo passaggio i bambini recitano una poesia (in tedesco Sprüchli) di solito imparata a scuola o composta in famiglia come segno di ringraziamento.

    Bambine e bambini di tutta la Svizzera e non solo, avete fatto i bravi quest’anno?

    Presto, prendete le lanterne e lucidate le vostre scarpe: Samichlaus, Schmutzli e il loro fedele asinello stanno arrivando!

    Nicola Magni

    La magia delle stelle

    Il periodo natalizio in Svizzera è un'esplosione di suoni e magia, con le piazze immerse in atmosfere incantate. La tradizione degli addobbi natalizi gioca un ruolo centrale in questa straordinaria sinfonia di luci, dipingendo paesaggi urbani con colori vivaci e restituendo un’aria di festa che stuzzica l'immaginazione. Le strade si trasformano, le vetrine dei negozi diventano finestre su mondi fatati che ti invitano a immergerti nella bellezza delle festività e a vagare tra lo sfavillio delle luci. Gli alberi di Natale decorati con palline caleidoscopiche, suggestive ghirlande e fili luminosi diventano maestose lanterne. Questo spettacolo ti catapulta in un mondo dove ogni dettaglio accende la tua fantasia, risplende di gioia e… interroga le stelle!

    I mercatini natalizi si animano di bancarelle variopinte attraversate da spettacoli di luci vibranti. Qui, tra prodotti artigianali e delizie culinarie, come un vero e proprio viaggio tra i cinque sensi, ogni oggetto sembra emanare un proprio splendore, regalandoci un'atmosfera fiabesca: illuminazioni magiche, melodie festose, profumi avvolgenti, sapori deliziosi e mani riscaldate dal vin brûlé.

    Le piazze delle città diventano palcoscenici di emozioni con famiglie e amici che si ritrovano in un'atmosfera di sogno e meraviglia; ci sarà lo zampino degli astri?

    Il paesaggio svizzero si trasforma in un quadro vivente di luci invernali. Le montagne avvolte dalla neve e i laghi ghiacciati contribuiscono a questo tableau, regalando uno scenario incantato valorizzato dall’influenza delle stelle che punteggiano il cielo notturno.

    Le stelle, antiche compagne di sognatori e poeti, hanno sempre esercitato un'attrazione misteriosa sull'umanità e il loro bagliore, lontano e brillante, sembra fondersi con la magia delle festività, ispirando riflessioni profonde e sogni avvolti dalla notte. Potrebbe rivelarsi il momento giusto per affidarci all’oroscopo!?

    Che siate sognatori o realisti, le stelle ci invitano a sollevare lo sguardo, a contemplare l'infinito sopra di noi e a lasciarci ispirare dalla loro eterna danza celeste.

    Ovunque voi siate, felice dicembre sotto un cielo trapuntato di stelle! E per l’oroscopo? Consultate la nostra pagina IG.

    Elisabetta Agrelli

    Segui su IG i fratelli Loïc e Mélanie Meillard, originari di Neuchâtel, che sono diventati dei veri e propri campioni olimpici nello sci alpino. Con il loro talento straordinario e la dedizione allo sport hanno lasciato un'impronta indelebile nelle Olimpiadi invernali.

    Esplora l'epico viaggio sulla Jungfrau, un treno che ti porta a un'altitudine di 3’500 metri, regalandoti l'accesso al ghiacciaio più alto d'Europa. Goditi paesaggi spettacolari lungo la strada e preparati a immergerti in un mondo di ghiaccio e neve, con panorami mozzafiato che ti faranno sentire in cima al mondo alla scoperta della maestosità delle Alpi.

    Partecipa alla Fête de l'Escalade che si terrà a Ginevra dall’ 8 al 10 dicembre 2023. La città si trasformerà in un vero e proprio palcoscenico di festa per celebrare una tradizione storica che risale al 1602, ossia la commemorazione della resistenza coraggiosa della città contro un attacco notturno subito dalle truppe del duca di Savoia. Durante questo fine settimana, Ginevra si animerà con spettacoli, parate storiche, concerti e delizie culinarie.